Tempo di mettere buon legno di faggio a far fuoco. Raccogliere i fogli sparsi e prendere penna, per non farsi sorprendere, gli inverni a venire, impreparato ai ricordi. Le strade, i giorni, il tempo, le parole. Ed una lingua, madre.

Una parola al giorno toglie il prof di torno. Post per lettori non italiani, preferibilmente studenti semi-debuttanti. Vita grama, dura, senza soddisfazioni. Essere trattato peggio di un cane in chiesa. Reg manco a li cani. Cagna, cagnetta, cagnaccia, una cagna in calore.

Photo e blog by Jacqueline Spaccini. In difesa di Charles Bovary, ufficiale sanitario. Stiamo parlando di un personaggio, il coprotagonista di Madame Bovary.

Vorrei finire questa convalescenza in santa pace, guarire pian piano, avere speranze che mi strappano quei sorrisi che conosci tanto bene- far capire che a volte sono carta velina e ogni strappo mi riduce sempre più e ho paura che non rimanga niente se non brandelli e frammenti incapaci di ricomporsi. Il sole oggi è il mio psichiatra.

Arrivata ai cinquanta, continuano le scorribande nella rete di una quarantenne non più tale ma molto, molto casuale. Una ex quarantenne, in giro per la rete con occhi curiosi e cuore aperto, sempre pronta ad ogni novità. Uno spiraglio nella mia vita, nella mia straordinaria ordinarietà. Eccomi ancora qui sopravvissuta al fine settimana e a metà strada per le ferie. Inutile dire che sono stanchissima e che arriverò distrutta.