Questo posto è dedicato al migliore di noi, Christopher. Quando ho aperto questo blog ne avevo 25, e stavo per partire come volontario nei campi profughi della Palestina. Ora sono in Grecia, dove ho creato e dirigo una piccola ONG.

Son morto, ma ho fatto testamento. Ho lasciato tutto ad Enza. Vecchi posts e nuovi, le poesie tradotte di Ghawar, le mie ambizioni, le chiavi di casa e anche i link che poverini hanno bisogno di una ciotola di latte ogni giorno. Son morto, dicevo, senza la o finale. Sono in lutto per me stesso ma anche sollevato, liberato, forse libero. 10 dicembre 2008 in Mario. Posso, che, benché si.

Le sottili pareti del cuore. Il lamento di un uomo.

Il decalogo della rappresentante di classe. La rappresentante di classe non è la vostra segretaria. E neppure la vostra inserviente. La rappresentante di classe non è stipendiata.

Di racchette, palline ed altre cazzate. Minimali vaniloqui e rutti stocastici. Rieccolo quindi a Cortina q.

Vorrei finire questa convalescenza in santa pace, guarire pian piano, avere speranze che mi strappano quei sorrisi che conosci tanto bene- far capire che a volte sono carta velina e ogni strappo mi riduce sempre più e ho paura che non rimanga niente se non brandelli e frammenti incapaci di ricomporsi. Il sole oggi è il mio psichiatra.

Il piccolo Hugo cerca il suo posto nel mondo, domanda lecita quando ad una manciata di anni ti trovi solo al mondo. Che il cinema possa dare nuova vita? Non sono Scorsese, ma mi viene gran voglia di dire di si.